| | Il centenario del Diplodocus a Bologna | |
| | Autore | Messaggio |
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Salvatore Caiazzo Naturalista Admin
Numero di messaggi : 2767 Età : 63 Location : Monteveglio Bologna Data d'iscrizione : 20.12.08
| Titolo: Il centenario del Diplodocus a Bologna Sab Set 05, 2009 8:30 am | |
| ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITÀ DI BOLOGNA – MUSEO GEOLOGICO ‘GIOVANNI CAPELLINI’
invitano alle
CELEBRAZIONI DEL CENTENARIO DEL DIPLODOCUS
BOLOGNA 1909 - 2009
Mostra "I Dinosauri Italiani" e altri vertebrati fossili
Inaugurazione mostra
SABATO 5 SETTEMBRE 2009, ORE 17.00
Intervengono: Marioluigi Bruschini, Fabio Roversi Monaco, Federico Fanti
Periodo e orari della mostra:
DAL 5 SETTEMBRE 2009 ALL’11 GENNAIO 2010
lunedì-venerdì ore 09.00-13.00; sabato e domenica ore 10.00-18.00
27- 30 SETTEMBRE 2009
Celebrazione del Centenario e Conferenza Internazionale "Paleobiogeografia dei Vertebrati e ponti continentali attraverso Tetide, Mesogea e Mediterraneo"
Partecipano alla celebrazione: Philippe Taquet, Francesco Antonio Manzoli, Flavio Delbono, Pier Ugo Calzolari, Gian Battista Vai, Matthew Lamanna, Mario Tozzi, Carlo Doglioni
MUSEO GEOLOGICO GIOVANNI CAPELLINI
VIA ZAMBONI 63 - BOLOGNA -----------------
Informazioni e programma completo su: http://www.museocapellini.org/ | |
| | | Salvatore Caiazzo Naturalista Admin
Numero di messaggi : 2767 Età : 63 Location : Monteveglio Bologna Data d'iscrizione : 20.12.08
| Titolo: Re: Il centenario del Diplodocus a Bologna Dom Set 06, 2009 10:43 pm | |
| Ed ecco un momento dell'inaugurazone della mostra. Siamo andati io, Marco e Giacomo. Oltre 600 persone accalcavano la sala del diplodocus e visitavano il museo, un inaspettato sucesso che ha lasciato stupefatti gli organizzatori. Dopo gli interventi di rito, il bravissimo Federico Fanti giovane promessa della paleontologia italiana, ci ha illustrato la mostra, organizzata grazie alla collaborazione dei musei di Milano, Napoli e Trieste e dei reperti già presenti nel museo a Bologna. Grande è stata l'emozione nel vedere l'adrosauro "Antonio" proveniente da Trieste, o "Ciro" il famosissimo piccolo dinosauro del sito di Pietraroja nel beneventano, perfettamente conservato, tanto da potersi riconoscere gli organi interni. Ed ancora un braccio di un dinosauro carnivoro di notevoli dimensioni, o ancora un molare di un elefante preistorico ritrovato nientemeno che... a Capri! Una sezione era dedicata ai "paleoartisti" italiani, bravissimi disegnatori che uniscono le conoscenze scentifiche all'abilità tecnica e artistica del disegno e della pittura, e che riescono a fornirci una ricostruzione visiva di come furono i dinosauri viventi nel loro ambiente. Una visita è senza dubbio consigliata, c'è tempo fino a gennaio. | |
| | | Admin Naturalista comandante
Numero di messaggi : 1667 Età : 67 Location : Ostia e la Majella Data d'iscrizione : 12.12.08
| Titolo: Re: Il centenario del Diplodocus a Bologna Lun Set 07, 2009 4:03 am | |
| - Citazione :
- Oltre 600 persone accalcavano la sala del diplodocus
Straordinario!!!!! Per l'ennesima volta, bravo Bologna !! | |
| | | Salvatore Caiazzo Naturalista Admin
Numero di messaggi : 2767 Età : 63 Location : Monteveglio Bologna Data d'iscrizione : 20.12.08
| Titolo: Re: Il centenario del Diplodocus a Bologna Gio Gen 21, 2010 5:31 pm | |
| La mostra sui dinosauri italiani al Museo Capellini di Bologna è stata prorogata al 31.01.2010. Qualcosa si muove a Bologna. I dinosauri hanno scosso l’apatia della città. I bambini coinvolgono gli adulti nell’interesse per la buona scienza. Così la città riscopre il patrimonio scientifico dei suoi musei universitari, vecchio di secoli, ma vivo e proiettato nel futuro, sulla cui evoluzione occorre vigilar e non arrivare impreparati. E con la città si muove la regione e le regioni vicine. Non si può altrimenti spiegare lo straordinario successo colto dal Museo Geologico Giovanni Capellini con la Ia Mostra dei Dinosauri Italiani. La mostra è stata aperta il 5 Settembre 2009 per incorniciare il centenario della donazione a Bologna del gigantesco Diplodocus carnegiei nel 1909, celebrato dal 27 al 30 Settembre 2009 con una International Conference sulle migrazioni fossili transmediterranee.
Da allora, in appena tre mesi, 15.000 persone hanno ammirato la mostra invadendo letteralmente le pur numerose sale del Museo. Il sabato e la domenica, in particolare, sembra di essere in un museo londinese non in Italia. Come si vede dai grafici allegati, si sono già raggiunti picchi di oltre 300 visitatori al sabato e di oltre 800 alla domenica. La frequenza mensile ha superato la soglia di 4.000 in Settembre e Ottobre, e quella di 5.000 in Novembre.
Tutti questi sono numeri mai occorsi in un museo universitario a Bologna e di rado raggiunti per singoli eventi di altre istituzioni museali cittadine. Va anche sottolineato che in questa Mostra le visite scolastiche pesano per circa il 20%, contro l’80% di gran parte delle altre mostre. Ne consegue che in questo caso sono masse di nuovi fruitori che arrivano al Museo in forma di famiglie e gruppi associativi, con la prospettiva di propagandare assai di più il buon nome e l’interesse per il Museo.
Di questo passo a fine Dicembre 2009 il Museo Capellini supererà il tetto dei 35 mila visitatori in un anno, a cui vanno aggiunti oltre 14.000 visite virtuali al sito proprio del Museo www.museocapellini.org sempre in un anno.
Così il Museo si collocherà al vertice dei musei più frequentati della città dopo il Museo Civico Archeologico, il Mambo, e il Museo Internazionale della Musica, pur avendo un bilancio infimo rispetto ad essi.
I grafici mostrano che, dopo la fluttuazione iniziale legata agli eventi celebrativi di Settembre, la tendenza media dei visitatori è ancora in crescita. Anche le prenotazioni continuano a ritmo sostenuto, per cui invece di comprimerle eccessivamente entro il termine di progetto, abbiamo preferito prorogare la Mostra al 31 Gennaio 2010.
Siamo grati della comprensione che gli enti prestatori hanno mostrato accordandoci il loro consenso. Solo la data di restituzione dell’originale di Ciro alla Soprintendenza di Salerno rimarrà invariata per ragioni assicurative.
Invitiamo quindi coloro che non hanno ancora ammirato il piccolo scheletro perfetto di Scipionyx samniticus a venire a vederlo prima dell’11 Gennaio 2010, muniti di buona lente o di binocolo da teatro. Così potranno vedere il tegumento dell’intestino perfettamente conservato con le sue micropieghe, oltre al fegato e altre parti molli conservate in maniera strabiliante. | |
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| Titolo: Re: Il centenario del Diplodocus a Bologna | |
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