| | Racconti dalla Pineta di Classe | |
| | Autore | Messaggio |
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Danio Naturalista fiorito
Numero di messaggi : 335 Età : 41 Location : Bastia Data d'iscrizione : 25.08.09
| Titolo: Racconti dalla Pineta di Classe Sab Dic 26, 2009 3:10 pm | |
| La caccia riapre domani, era scritto a caratteri cubitali al parcheggio, Del resto, il calendario venatorio, è ben chiaro, in questo assurdo angolo di parco, la caccia è permessa solo giovedì e domenica. Ma subito sento sparare ed incontro un cacciatore, barbetta bianca, abiti mimetici e bracco a passeggio, ma era un cacciatore disarmato, e ci salutiamo (i cacciatori si sforzano sempre di essere cordiali, i fungaroli abbastanza, i ciclisti un po' meno, le donne che fatto footing quasi mai ). lo sfondo è la Pineta di Classe, presso Ravenna i lecci e le farnie pian piano riconquistano i loro spazi, anche se qualcuno, poche decine di anni fa, ha piantato... i pini silvestri Beh, più di una volta ho avuto voglia di tornare indietro, di urlare a gran voce: "An sò un galinàz, a sò un s-ciè!" (non sono un gallinaccio, sono un uomo!) ma quelli che si muovevano nel sottobosco erano daini. I bracconieri se ne stavano ben fermi, ma sapevo che quelli nel torto erano loro, per cui, pronto a tutto pur di dare una controllata ad alcuni stagni, andai avanti. Gli spari echeggiavano quasi ovunque, e in sottofondo il rumore del traffico, Decido di dare le spalle a tutti questi sottoprodotti della specie umana e di puntare al silenzio. Che bello sapere che le pozze sono di nuovo allagate! Un po' meno il sentiero, ma, seppur graffiato dai rovi, è bello andare avanti. Ad un tratto, l'inconfondibile voce di oche selvatiche, almeno 3 o 4, seguo i suoni, ma i pini mi impediscono la visuale, corro verso una radura, e scopro che non è esattamente una radura, ma una bassura con abbondante Phragmites. Il sentiero forse non è completamente percorribile, anzi, è una serie di pozzanghere con impronte di stivali e di bracchi, ma già mi sembravano lontani. Le uniche esplosioni che si sentivano erano gli improvvisi canti degli usignoli di fiume, ed i grugniti apparentemente disperati dei porciglioni, impegnati in realtà a difendere il territorio fanno sentire in un luogo da favola, dove i protagonisti si presentano a voce, ma si vedono poco, stupendo. Intanto mi sono quasi infilato in un prugnolo, non si sa mai. Mi sono fermato al margine della zona umida e qui gli umani non sono ben visti, troppo pericolosi. Nel silenzio, a tratti, i PRRRK! delle gallinelle d'acqua, ed un merlo preoccupato, da me. La sensazione è penosa, appena mi gratto il naso vola via, ma subito l'usignolo di fiume ed i porciglioni rincominciano a badare ai loro affari. Tra le canne, piccoli passeriformi, veloci come schegge, pendolini??? In cielo, un cormorano che mi passa esattamente sopra, ed na cornacchia grigia che gracchia "in falsetto". Decido di restare, ed i passeriformi vaganti cominciano a prendere un aspetto definito, volo da fringillide e non sono piccoli; si posano alla spicciolata su un piccolo filare di pioppi bianchi. Il binocolo si appanna, ma hanno un colore brunastro e una banda alare bianca: non credo ai miei occhi! Testona, becco robustissimo e gola nera: Frosoni! Ogni essere, nell' angolo di palude nella pineta/lecceta, bada ai suoi affari, tranne uno che resta lì, imbambolato come se avesse incontrato lo Yeti, perdipiù senza macchina fotografica. Cerco di aprofittare di ogni istante in cui si concedono al mio sguardo, a neanche 50 metri. Il cielo è nuvoloso, grigissimo, eppure splende il sole | |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: Racconti dalla Pineta di Classe Sab Dic 26, 2009 6:10 pm | |
| come non immergersi li vicino a te,sia nella consapevolezza dei suoni della foresta,sia nella consapevolezza degli spari... Il leggere "seppure graffiato dai rovi, è bello andare avanti" è una frase che sta sempre nella mia testa ogni volta che vedo una spinaia! vorrai poi mettere la soddisfazione di uscire dall "guerra" con le spine vincente e sanguinante?? davvero,non scherzo mica! e poi a me farmi due-tre taglietti con i rovi,mi fa sentire più vivo e integrante con la natura! ( si lo sò,sono scemo..non è masochismo,ma lottare per ottenere qualcosa in cambio,come si faceva una volta prima che la tecnologia ci mettesse tutti di fronte al banco della frutta/carne al supermercato! ) Ti invidio un sacco,non ho mai visto frosoni ( o almeno non li ho riconsosciuti ) e chissà che emozione!!!e pure le oche selvatiche! io penso di averne viste solo di domestiche,in difesa a suon di beccate e soffi del loro territorio!! e non importa avere la macchina fotografica,quello che conta è ciò che rimane dentro,nel cuore.. Alcuni mesi fa mi ero fasciato troppo la testa e pensavo troppo alla fotografia,uscendo più per cercare la foto che l'animale in se..e mi sono accorto invece che,almeno per me,questo tipo di impostare le uscite non si adattava al mio "essere" naturalista..e così,invece di avere una foto perfetta a 10 metri dall'animale,ho preferito starmene più lontano,godendo della sua naturalezza,anche con una foto sfucocata...anzi,in certi casi,pure senza foto,appogiando la macchina affianco a me,per la paura che un click potesse disturbare l'animale,godendomi a pieno ed il più possibile la sua bellezza...e così ho ritrovato la mia passione vera e propria,accantonata per un attimo dietro all'obiettivo.. certo,ad avere i "fucili" fotografici di Roberto,Gianni e Ak sarebbe un altro discorso... ...li si che si può godere sia della naturalezza dell'animale,che della foto perfetta vista la distanza di sparo! ... anche se però l'appostamento non è il mio forte...io sono un naturalista "vagante", e ,rubando un espressione a Sarah,se me lo permette, anche "zingaro" e tornarndo al discorso dei fucili...sigh,ti capisco fin troppo bene... fare una camminata per il bosco nel periodo di caccia è un terno all'otto...si rischia sempre un pochettino... proprio l'altro giorno,andando a comprarmi un giubotto mimetizzato da pescatore,il commesso ha detto: " ah,sto qui le propriè bon,el compra sù tutt i bracunier! " quindi...lasciamo stare....sopratutto per quei poveri uccellini,che di questi periodi vanno di moda come i cinghiali.. e per quanto riguarda la graduatoria si scorbutaggine metterei come "più socievoli pure" io i cacciatori e fungaioli,mentre all'ultimo posto a parimerito ciclisti e corridori,troppo impegnati nello sforzo per concedere un buona sera! |
| | | Danio Naturalista fiorito
Numero di messaggi : 335 Età : 41 Location : Bastia Data d'iscrizione : 25.08.09
| Titolo: Re: Racconti dalla Pineta di Classe Sab Dic 26, 2009 7:17 pm | |
| Eh sì, si potrebbe anche dire "che cos'è la vita senza un pizzico di follia". Ma una piccola follia ben controllata, una sfida, ci permette di migliorare, di superare i nostri limiti, o di capirli, e di capire anche gli altri, a (quasi) qualunque specie appartengano. Era anche la mia prima volta con i frosoni. Per il resto, non rigiriamo il dito nella piaga, un poco di ottimismo non guasta mai! | |
| | | Admin Naturalista comandante
Numero di messaggi : 1667 Età : 67 Location : Ostia e la Majella Data d'iscrizione : 12.12.08
| Titolo: Re: Racconti dalla Pineta di Classe Sab Dic 26, 2009 7:52 pm | |
| Ecco, una sensazione che conosco bene ormai entrando queste pagine, quella della realtà intorno sospesa mentre entro un altro tempo e un altro spazio seguendo la scia delle parole. Dalla foto e la tua descrizione, la pineta sembra molto come la mia di Castelfusano, ma più varia nei suoi ambienti, visto che a noi manca del tutto l'aspetto "umido", se non nell'adiacente Tenuta del Presidente dove ancora persistono le vecchie "piscine", per la maggior parte stagionale, ma perenne in alcuni casi. Raccontaci altro . | |
| | | Danio Naturalista fiorito
Numero di messaggi : 335 Età : 41 Location : Bastia Data d'iscrizione : 25.08.09
| Titolo: Re: Racconti dalla Pineta di Classe Sab Dic 26, 2009 8:31 pm | |
| Al momento giusto farò di più, ci andremo tutti insieme, come promesso, alle prime piogge tiepide di marzo Comunque la pineta di Classe copre un'area di 900 ettari circa, ed arriva fino al mare, con la foce del Bevano, ed annesse aree umide, come Ortazzo ed Ortazzino, ed altre, piccole e nascoste, che si trovano seguendo i pioppi bianchi, o gli uccelli acquatici. I pini più comuni sono ovviamente Pinus pinea, talvolta veramente imponenti, ed i tronchi abbattuti dalle intemperie o dai cerambici sono lasciati al suolo, per la gioia dei decompositori Il suolo sabbioso è così ricco di humus che, roba da sgranare gli occhi in Val Padana, è quasi acido, infatti non solo roverelle ma anche roveri sono da considerare tra la flora, una contaminazione tra mediterranea e continentale (ma non molto). Infatti d'estate di umido c'è ben poco, ma d'autunno i muschi spuntano con vigore ovunque, e libellule e serpenti fino agli ultimi giorni di novembre sono ancora in circolazione. E tra il legno fradicio, in un nido dei giganteschi Camponotus c'era questo Myrmecobius, un Ortottero ospite non molto comune, ma ben attrezzato . Anche se ora però comincio a sonnecchiare, vedrò di rintracciare qualcos'altro di sfizioso, così sapete cosa aspettarvi! | |
| | | Salvatore Caiazzo Naturalista Admin
Numero di messaggi : 2767 Età : 63 Location : Monteveglio Bologna Data d'iscrizione : 20.12.08
| Titolo: Re: Racconti dalla Pineta di Classe Dom Dic 27, 2009 12:06 am | |
| Direi proprio un racconto....di Classe! Quando, leggendo di una escursione, riesco a sentirmi di fianco a chi racconta, vivendo le stesse emozioni, scoprendo le stesse cose, provando gli stessi tuffi al cuore, vuol dire che sono entrato in sintonia con chi racconta. E questo è successo. (Anche a me manca il frosone...) | |
| | | Admin Naturalista comandante
Numero di messaggi : 1667 Età : 67 Location : Ostia e la Majella Data d'iscrizione : 12.12.08
| Titolo: Re: Racconti dalla Pineta di Classe Dom Dic 27, 2009 5:22 am | |
| Eh sì, vedo sempre più punti in comune con la "mia pineta", anche per la commistione di specie non proprio "nel posto giusto". Qui per esempio, insieme a quelle tradizionali dalla macchia mediterranea, abbiamo alcune bellissime farnie e alcuni zone con predominanza di olmo che qui trova condizioni di limite. Gran bella foto quella prima delle Mycena (?), con il vero timbro "altri occhi". | |
| | | Danio Naturalista fiorito
Numero di messaggi : 335 Età : 41 Location : Bastia Data d'iscrizione : 25.08.09
| Titolo: Re: Racconti dalla Pineta di Classe Mar Dic 29, 2009 11:32 am | |
| Grazie Salvatore! Il "marchio con altri occhi", scritto da te Sarah? Fantastico! sono riuscito a selezionare foto e spero qualcos'altro sulla pineta di Classe, ovviamente raccontata secondo me, perchè Fabrizio, quando ha tempo, può aggiungere sicuramente di più Una cosa, purtroppo per entrambe, da quel che ho capito, in comune con la pineta di Castel Fusano, è il traffico ai suoi margini. Frequento il luogo dall'autunno alla primavera, a meno che non sia costretto, perchè, da casa mia, è obbligatorio attraversare la S.S. Adriatica, il che, in stagione di mare, significa aspettare un varco anche per un quarto d'ora. Ma chi abita a Fosso Ghiaia (paese sulla S.S.A.) e deve attraversare la strada per comprare il pane, come fa? Vediamo all'ambiente, è una pineta anche abbastanza aperta, o matura, con abbondante presenza di Phyllirea angustfoliae d'autunno è un tripudio di funghi: dal Clathrus ruber, tanto bello quanto puzzolente A questi... Entoloma lividum? e poi, Ramaria aurea? Questo non lo so, buon divertimento Ma, soprattutto quando quasi quasi ci si perde, o si decide di andare a zonzo, ci si può imbattere in meraviglie, come i caldi fiori dell' Odontites rubra, non lontano dal litorale Od osservare la deposizione delle uova da parte della Helix cincta, due volte bella, anche perchè è l'unca volta che l'ho vista viva ed in attività Ma si viene sempre tenuti d'occhio da qualcuno, un po' preoccupato ed un po' curioso, come questa Podarcis sicula,dai pertugi più impensati, oltre che dalle loro tane nella sabbia E, questo Fabrizio se lo ricorderà, anche se non c'era SI tratta di un Regolo in migrazione, talmente sfinito, come diversi altri suoi compagni, dalla migrazione autunnale, che cercava di attraversare a nuoto, remando con le ali, un canale, tant'è che sembravano proprio dei topolini, spero che almeno qualcuno di questi minuscoli pennuti sia riuscito a riprendere le forze. E la primavera regala altre visioni, comuni a tantissimi altri luoghi, ma come non rimanere a bocca aperta davanti alle giovani fronde di felce aquilina? Le trovo più spettacolari di certi fiori | |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: Racconti dalla Pineta di Classe Mar Dic 29, 2009 1:55 pm | |
| WoW! che spettacolo il Clathrus ruber!!! non l'ho mai visto io ...sono di quelli che attirano gli insetti con odori di cadavere/escremento per diffondere le spore??? E il "questo non lo sò" seMbrano delle dita del diavolo,però di colore bianco invece che nero .... Ed in che senso non ne hai vista una viva di Helix cincta??? qua da me è pieno tanto che per le strade è tutta una marmellata quando piove! o magari mi sbaglio con una simil comune parente,e questa è una specie rara?? sono un pò carente per quanto riguarda i molluschi Anche io e Betty trovammo l'anno scorso un Regolo sfinito dalla migrazione...anzi,meglio dire finito proprio ... bellissima discussione Danio! |
| | | Danio Naturalista fiorito
Numero di messaggi : 335 Età : 41 Location : Bastia Data d'iscrizione : 25.08.09
| Titolo: Re: Racconti dalla Pineta di Classe Mar Dic 29, 2009 2:15 pm | |
| Grazie Andrea Esatto, il Clathrus ruber puzza quasi quanto il Phallus impudicus, e sono anche parenti... Trovo tanti nicchi di Helix cincta, ma vederle vive, almeno per me, è un'altra storia. Si distingue dalle H. lucorum per essere un pochettino più conica e con evidenti strie radiali biancastre, ma soprattutto per il labbro non ispessito nè revoluto | |
| | | Salvatore Caiazzo Naturalista Admin
Numero di messaggi : 2767 Età : 63 Location : Monteveglio Bologna Data d'iscrizione : 20.12.08
| Titolo: Re: Racconti dalla Pineta di Classe Mar Dic 29, 2009 6:01 pm | |
| Bè Danio hai già risposto ad una domanda che volevo farti su Helix cincta, che non penso sia presente da noi, o quantomeno non ne ho mai viste con queste caratteristiche, Il fungo bianco sembra Xylaria hypoxylon, ma dipende dal substrato, ci sono diverse specie che scelgono ognuna un diverso tipo di legno. Il Clathrus ruber, che una volta si chiamava "cancellatus" e che a me piaceva di più come nome, al centro ha una mosca verde, direi una Lucinia, tipicamente attratta da carne in decomposizione. Ti è mai capitato di vedere il Clathrus ancora nella sua volva? Sembra un uovo di serpente, con solo una radichetta che lo tradisce, impressionante. | |
| | | Danio Naturalista fiorito
Numero di messaggi : 335 Età : 41 Location : Bastia Data d'iscrizione : 25.08.09
| Titolo: Re: Racconti dalla Pineta di Classe Mer Dic 30, 2009 11:00 am | |
| Grazie, provvedo a nominare la Mycena e la Xylaria (però non ho trovato foto proprio identiche). Ho scelto quella foto proprio per la Lucina, rosso e verde, ma non ho mai visto il Clathrus nella volva, che strano! Io penso che la H. cincta, nelle oasi xerotermiche, ci sia. Se i luoghi sono freschi ed umidi, allora no | |
| | | Admin Naturalista comandante
Numero di messaggi : 1667 Età : 67 Location : Ostia e la Majella Data d'iscrizione : 12.12.08
| Titolo: Re: Racconti dalla Pineta di Classe Mer Dic 30, 2009 7:10 pm | |
| Eh sì, sono convinta che, nonostante le differenze nord/sud, ci siano moltissime similarità (e non solo ambientali-naturalistiche) fra le nostre pinete, al punto che potrebbe essere interessante di confrontare i "tratti salienti" di entrambi. I tuoi funghi sono senza dubbio molto simili ai miei. E sei quello che hai nominato un forse Entoloma fosse invece un Cortinarius ? Per quanto riguarda il Clathrus, l'ho visto appena uscito dalla volva solo una volta lunghi anni fa quando avevo solo una compattina. Foto di pessima qualità, ma l'ho tenuta comunque perché il soggetto mi sembra carino . | |
| | | Marco Naturalista fiorente
Numero di messaggi : 276 Età : 35 Location : Casalecchio di Reno Data d'iscrizione : 14.02.09
| Titolo: Re: Racconti dalla Pineta di Classe Mer Dic 30, 2009 8:18 pm | |
| Ma pensa che bel fungo! Sembra trasudare sangue da tanto che il suo rosso è intenso! Dà proprio la sensazione di un'esplosione di vita!! | |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: Racconti dalla Pineta di Classe Ven Gen 01, 2010 10:18 am | |
| alla faccia della compattina Sarah! che spettacolo!! di primo impeto potrebbe sembrare qualche brandello di animaletto morto...vista poi la puzza! |
| | | Danio Naturalista fiorito
Numero di messaggi : 335 Età : 41 Location : Bastia Data d'iscrizione : 25.08.09
| Titolo: Re: Racconti dalla Pineta di Classe Ven Gen 01, 2010 6:08 pm | |
| Pienamente d'accordo! Spettacolo! Le mie determinarzioni di funghi lasciano il tempo che trovano... come si distinguono? Due potenziali leccete hanno sempre molto in comune, senza dubbio | |
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| Titolo: Re: Racconti dalla Pineta di Classe | |
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