25 aprile festa della Liberazione, non della libertà.

Cercare di stravolgere la storia è un esercizio sempre in voga, cercare di giocare sulla memoria degli avvenimenti per confondere le già confuse idee odierne, è impegno di molti politici del momento.
Il 25 aprile commemora il giorno della Liberazione dalla tirannia nazifascista, commemora il sacrificio di migliaia di partigiani che credettero in una patria finalmente democratica, di migliaia di soldati di tante nazioni che vennero a regalare il vigore delle loro giovani vite e a fertilizzare il suolo di questa nuova democrazia col loro sangue. Non cerchiamo di mettere tutti sullo stesso piano, massimo rispetto per il sacrificio di chi ha creduto in altri ideali, ma ricordiamoci che oggi la realtà sarebbe stata ben diversa, senza il sacrificio di tanti giovani che si sentivano onorati di perdere la vita per costruire un paese democratico in un mondo migliore.
Col tempo le commemorazioni tendono a perdere vigore, i testimoni viventi di quei momenti diminuiscono ogni volta di più, se siamo fortunati riusciremo ancora a sentire le loro voci, i loro racconti, le loro emozioni.
Se vi capita di parlare con uno di loro non abbiate timore di chiedere di quei tempi, non pensate che "ormai è tutto passato", perchè il passato, a volte nella maniera più subdola, ritorna... mi capita abbastanza spesso di rivedere filmati delle due guerre, non perchè mi piaccia la guerra, ma per cercare di comprendere e di vivere quei momenti di grande buio della ragione che sono stati i due conflitti mondiali, e di trarne lezione anche per i più giovani, che non riconoscono più la differenza tra un telefilm ed il tragico passato che ci ha permesso di costruire il nostro presente.
Oggi in una intervista ad alcuni giovani effettuata da un telegiornale, uno soltanto ha detto che si trattava dell'anniversario della liberazione, ma non ricordava liberazione da chi e quando.......queste menti sono facilmente malleabili, ci si può mettere dentro di tutto....ed alcuni politici lo sanno molto bene....

Un momento della cerimonia di commemorazione a Levizzano Rangone, dove hanno dedicato in un giorno di pace, una piazza ad un uomo di pace, Giovanni Paolo II.

Parole sagge e solenni che non si può non condividere con un'inquietudine che si respira con l'aria di questi tempi. Soprattutto quella prima foto è molto eloquente.

Come non condividere a pieno le tue parole??
La Emilia-Romagna è stata una delle regioni più colpite a livello italiano dalle barbarie nazifasciste....ed il mio paese uno dei tanti ed uno dei più colpiti..come non ricordare impiccagioni lungo i pali della luce,oltre 30 persone bruciate vive nelle stalle assieme alle loro bestie,lancio del piattello usando come piattelo i neonati,oltre 60 fucilati,un prete ucciso alle spalle ed un sacco di altre vittime...come nei film,ma questa era la realtà..momenti che rimarranno sempre impressi nella mia mente,perchè anche se non vissuti di persona,solo sentendoli raccontare dai miei nonni e altri anziani mi hanno fatto più volte raggelare il sangue e rivoltare le budella..
I miei nonni erano entrambi fedeli oppositori,l'uno lottava contro i tedeschi sul fronte,l'altro con il cuore partigiano difendeva le mie terre dai boschi...l'uno tornato meno di cinquanta chili dopo anni di guerra,fame,sete,freddo,prigionia in polonia, salvatosi solo grazie ad un bambino che di nascosto gli portava uova e pane,l'altro vivendo per mesi nascosto sotto terra in cunicoli come una talpa,per sfuggire alle ronde fasciste...
L'uno che si è visto uccidere davanti agli occhi il bambino che gli regalò la vita e provò fino alla fine a salvare la vita al suo compagno di trincea,cercando di rimettere all'interno del corpo i visceri fuoriusciti,l'altro che si vedeva i suoi compaesani morire l'uno dopo l'altro senza motivo...ma chissà quale pericolo potevano dare al regime un gruppo di poveri ed ignoranti contadini,che oltre la zappa e olio di gomito,non avevano altro per difendersi?? perchè hanno dovuto stermiare intere famiglie che erano privi di tutto,se non del loro campo da coltivare?? come mai i tedeschi,e ancora peggio,gli italiani fascisti hanno dovuto uccidere donne e bambini,uomini e anziani il cui unico interesse era ritornare nei campi dove lavoravano dall'età di 5 anni,per cercare di racimolare il minimo per sopravvivere???
Mio nonno Armando tornato dalla guerra non si riprese più..per tutta la vita ha fatto incubi e si svegliava nel sonno con le lacrime agli occhi per gli orrori visti e con le mani protese in avanti per tenere in mano i resti dei corpi dei suoi compagni,urlando perdono per il suo vano aiuto..
Mio nonno Giovanni ricorda ancora quel momento che gli salvò la vita..era il più giovane di un gruppo di venti contadini e per la sua forza lo mandarono a prendere la legna nel bosco,mentre gli altri continuavano a lavorare nel campo..e mentre prendeva il primo pezzo di legna,ecco gli spari...il primo attacco al mio paese,senza alcun motivo,senza che nessuno avesse fatto o detto qualcosa..si presentarono così i nazifascisti a San Piero,come presi per passatempo a sparare alla prima cosa viva che gli passasse davanti algi occhi...,ma perchè uccidere senza logica o motivo un gruppo di poveri uomini intenti a lavorare,privi di televisone o radio che li potesse aggiornare sul mondo esterno alla loro valle,senza neppur sapere il perchè delle guerra....ma che colpe avevano loro,ignoranti ,incolti ed inconsapevoli di tutto????
tutti morti,eccetto mio nonno,salvatosi per soli due minuti...
Ecco perchè sono oroglioso di avere nel sangue stampo partigiano e mi sento così legato ai miei boschi,simbolo di odierna bellezza e rifugio,casa e vita per i miei anziani compaesani..
Ecco perchè non riesco a concepire come si faccia a venerare gente come Mussolini,come si faccia oggi a votare persone che innalzano nel loro stemma la fiamma tricolore...ma evidentemente,per tante,troppe persone,il passato è passato e si pensa solo al presente,a se stessi e alle proprie tasche,lasciandosi fregare a pieno da chi comanda questo paese,senza neppure fare un cenno di protesta ma prendendo il tutto con indifferenza anche quando prove davanti agli occhi di tutti,non solo itailani,ma anche europei ed altri,dimostrino quanto la nostra politica faccia schifo...
ma io,per l'onore dei miei innocenti compaesani e di chi è morto senza motivo, solo per sadismo altrui,non mi lascerò mai sopraffare dall'indifferenza e continuerò imperterrito a portare avanti le mie verità,le parole,le gesta e le lacrime dei miei cari,affinchè possa fare capire ad altri che non bisogna dimenticare.

Parole di chi ha saputo direttamente le cose dagli interessati, non dalla tv , dai giornali o dai libri di scuola.
Si sara' sempre in meno e allora sara' tutto annacquato e pronti a reiniziare da capo

Roberto ha scritto:

Parole di chi ha saputo direttamente le cose dagli interessati, non dalla tv , dai giornali o dai libri di scuola.
Si sara' sempre in meno e allora sara' tutto annacquato e pronti a reiniziare da capo

Il tuo racconto Andrea rende "la storia" ancora più viva e presente. Riallacciandomi alle parole di Roberto, hai mai pensato di scrivere questi ricordi in modo meno effimero del forum per garantire che non vengono persi alle generazioni che verranno? Non dico adesso quando so che hai mille impegni di studio, ma forse nel futuro?