Un pensiero per i terremotati dell'Abruzzo

Cito in pieno le parole di Salvatore. Con la speranza che questo triste avvenimento ricorda a chi è responsabile per la pianificazione e la costruzione che con le forze della natura non si gioca. Oggigiorno ci sono tante tecniche per rendere gli edifici resistenti ai terremoti, ma vengono adottati rarissimamente causa il costo. Anche nell'edilizia, non possiamo andare avanti puntando sulla qualità invece della quantità come nel passato.

Sono tante le parole ed il conforto che bisognerebbe offire a quella sfortunata gente....non c'è nulla di più brutto di ritrovarsi senza famiglia,casa e senza una vita..anche se spero che quelle persone abbiano la forza per alzare la testa e continuare a lottare,nonostante tale trauma sarà indimenticabile nelle loro menti....il nostro suppporto ,almeno per noi così distanti,potrà essere solo morale,pregando che queste povere persone possano in un breve futuro tornare a sorridere alla vita....
Ma c'è modo,se non di prevedere il terremoto,di prevenire i danni e tali catastrofi..l'Aquila,da quel che ho capito,è una città molto "anziana" con edifici vecchi,costruiti da decine e decine di anni prima delle norme anti-terremoto...però sono cadute anche case nuove di pacca...e questo fa pensare che derivi solo da un incompetenza degli architetti e degli ingenieri che non hanno seguito le regole o usato altri materiali al posto di un altro...emblematica la foto di una colonna di 50 cm di diametro ed alta 4 metri circa con solo 2 ferri a sorreggerla all'interno,quando ce ne dovrebbero essere almeno dieci volte tanti per consentire una resistenza ed elasticità alla struttura...
Proprio ieri ho sentito una cosa: in Giappone, dove la forza media dei terremoti è pari a 7,2 Richter ,non crollano praticamente mai edifici nuovi ma soprattutto non crollano quelli vecchi..perchè??? lo stato ha stanziato tot.milioni per controllare UNA AD UNA tutte le case dell'intero Giappone!!! si penserà,ma chissà quanto ci avranno messo....solo 5 ANNI...ecco,una azione di prevenzione tale in Italia è inimagginabile con le persone che ci governano..soprattutto,anche se venisse approvato il progetto,invece di 5 anni ce ne vorrebbero almeno 50...ma ora non voglio fare critica politica,non è il caso,ma certe cose certo vanno migliorate per consentire una sicurezza maggiore al cittadino..

Credo che siamo in molti a condividere il tuo pensiero Andrea. Scommetterei però che dopo due o tre mesi di recriminazioni, esposte, denunce, critiche, progetti, piani e programmi, tutto cadrà di nuovo nel silenzio e si continuerà lungo la stessa strada di sempre, puntando su quantità e velocità, invece della qualità su ogni livello.

Admin ha scritto:

Credo che siamo in molti a condividere il tuo pensiero Andrea. Scommetterei però che dopo due o tre mesi di recriminazioni, esposte, denunce, critiche, progetti, piani e programmi, tutto cadrà di nuovo nel silenzio e si continuerà lungo la stessa strada di sempre, puntando su quantità e velocità, invece della qualità su ogni livello.

ma siamo proprio cosi' scontati Sarah???

temo tu abbia ragione